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Fonti
- Cassibba R., Elia L. (2007), L'affidamento familiare, Carocci, Roma; Migliorini L., Rania N. (2008), Psicologia sociale delle relazioni familiari, Laterza, Roma-Bari.
- Fruggeri L. (2005), Diverse normalità. Psicologia sociale delle relazioni familiari, Carocci, Roma; Alte L. (2006), Culla di parole. Come accogliere gli inizi difficili della vita, Bollati Boringhieri, Torino.
- Limone P. (2007), L’ accoglienza del bambino nella città globale, Armando, Roma.
- Aglietti M.C., Cavalli S. (2003), Desiderare un figlio, adottare un bambino, Armando, Roma; Fadiga L. (2003), L’adozione, Il Mulino, Bologna.
- Si noti il paradosso. Nelle società meno evolute il bambino è tenuto ad emanciparsi molto presto, mentre nelle società più evolute la sua emancipazione avviene tardivamente. In questo incidono non solo ragioni economiche, ma di rappresentazione sociale e di formazione (scolarità protratta, tardiva emancipazione economica, ecc.). Questo aspetto è stato sottolineato da molti sociologi: da un lato si tende, ad esempio, a dare precocemente ai giovani alcune autonomie (uso dei veicoli, voto politico, libertà di spesa, libertà sessuale, ecc.) salvo poi invocare interventi legislativi che ne cautelino gli eventuali eccessi o distorsioni. Con una mano si dà e con l'altra si prende, senza porre in mezzo il tempo e la dedizione formativa familiare e istituzionale. Per un approfondimento sul tema si veda: Ingrosso M. (2003), Senza benessere sociale. Nuovi rischi e attese di qualità della vita nell'era planetaria, Angeli, Milano.
- Si noti un altro paradosso. Mentre in passato era fatto comune che i parenti (zii, soprattutto) si facessero carico dei figli di congiunti deceduti o impossibilitati a svolgere le funzioni genitoriali (malattie o guerre), oggi questa disponibilità è assai ridotta. Si preferisce l'intervento del servizio sociale al farsi carico dei figli dei parenti.
- Boffo V. (2005), Attaccamento e formazione. Unicopli, Milano; Cassibba R., van Ijzendoorn M. (a cura di) (2005), L’intervento clinico basato sull’attaccamento. Promuovere la relazione genitore-bambino, Il Mulino, Bologna.
- Cirillo S. (2005), Cattivi genitori, Raffaello Cortina, Milano; Tessarolo M. (2005), Vecchi e nuovi bisogni delle famiglie in un mondo in trasformazione. In Cusinato M., Panzeri M. (a cura di) (2005), Interventi e valutazione nel lavoro con le famiglie. pp. 23-38, Il Mulino, Bologna.
- L'accoglienza musicalmente somiglia più a una jam session jazzistica che a un contrappunto barocco. L'elemento interpretativo prevale rispetto allo spartito, dato che l'improvvisazione è alla base dell'unicità dell'intervento.
- Si sa quanto questo sia falso perché nessun operatore scientemente opera con questa intenzione. Sappiamo che possono esserci errori, ma questa condizione è statisticamente assai rara. Si veda: Cirillo S., Cipolloni M.V. (1994), L'assistente sociale ruba i bambini?, Cortina, Milano.
- CISMAI (2005), Linee-guida per la valutazione clinica e l’attivazione del recupero della genitorialità nel percorso psicosociale di tutela dei minori, in http:- //www.cismai.org
- Guidi D., Carini R. (1995), La famiglia naturale da cancellare o da condividere, in Saviane Kaneklin L., Adozione ed affido a confronto, Angeli, Milano.
- Cassibba R. (2003), Famiglie biologiche, affidatarie e adottive: costruzione e ricostruzione dei legami di attaccamento. Infanzia e Adolescenza in Puglia, Regione Puglia, pp. 33-43, Istituto degli Innocenti, Firenze.
- Di Blasio P. (2005), Tra rischio e protezione. La valutazione delle competenze genitoriali, Unicopli, Milano.
- Sul piano del metodo si veda: Vaccaro A.G. (2003), Abilitazione e riabilitazione, McGraw-Hill, Milano; Bello F., Mannu J., Baroni E. (2008), La riabilitazione psicosociale tra riparazione del danno e promozione della salute: lo strenghts model, Psichiatria e Psicoterapia, 27, 4, 283-291.
- Greco O., Iafrate R. (2001), Figli al confine: una ricerca multimetodologica sull’affidamento familiare, Angeli, Milano.
- Dell'Antonio A. (1992), Avere due famiglie. Immagini, realtà e prospettive dell’affido etero familiare, Unicopli, Milano.
- Di Blasio P. (2000), Psicologia del bambino maltrattato, Il Mulino, Bologna.
- Di Blasio P. (2005), Tra rischio e protezione. La valutazione delle competenze genitoriali, Unicopli, Milano.
- Guida M. G., Kaneklin S. L. (1993), Conoscenza della famiglia affidatario e ipotesi d’abbinamento, in AA.W. (a cura di). Affido familiare. Approfondimenti teorici e metodologici di un percorso. Quaderni di Psicoterapia Infantile, Borla, Roma.
- A questo proposito si segnala un'opera molto ricca di suggerimenti, anche se svolta su una realtà diversa da quella italiana: Martin J. G. (2000), Foster Family Care. Theory and Practice, Allyn & Bacon, Boston.
- Pistacchi, P., Galli J. (2006), Un viaggio chiamato affido. Un percorso verso la conoscenza dei soggetti e delle dinamiche dell'affidamento familiare. Unicopli, Milano.
- Migliorini L., Rania N. (2008), Psicologia sociale delle relazioni familiari, Laterza, Roma-Bari.
- Tra i tanti esempi si veda il recente: Schinkel A. (2009), Figlia della seta, TEA, Milano.